Riassunto del libro "Storia della Chiesa medievale". Si prende in esame la crescita della Chiesa a partire da Gregorio Magno e dai primi movimenti di monachesimo e pellegrinaggio. Eventi straordinari scandiscono la storia, come l'incoronazione di Natale di Carlo Magno per mano di Leone III, fino al Sacro Romano Impero e alla lotta per le investiture.
La Chiesa medievale
di Dario Gemini
Riassunto del libro "Storia della Chiesa medievale". Si prende in esame la
crescita della Chiesa a partire da Gregorio Magno e dai primi movimenti di
monachesimo e pellegrinaggio. Eventi straordinari scandiscono la storia, come
l'incoronazione di Natale di Carlo Magno per mano di Leone III, fino al Sacro
Romano Impero e alla lotta per le investiture.
Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
Facoltà: Lettere e Filosofia
Esame: Storia medievale
Titolo del libro: Storia della Chiesa medievale
Autore del libro: Alfonso Marini
Editore: Piemme
Anno pubblicazione: 19911. Crescita del giovane Gregorio Magno
Cominciamo da Gregorio I, altrimenti conosciuto come Gregorio Magno. Era un monaco. E’ una figura
emblematica: inizio di un nuova epoca. E’ romano, uomo diplomatico e risolutore, contemplativo. Nasce a
roma nel 540 da famiglia dell'antica tradizione romana di rango senatoriale, forse la gens petronia-anicia cui
appartenne Boezio. Nel 573 è praefectus urbi a roma, più alta carica politica. Ma poi diventa monaco e
fonda nella sua casa un monastero. Fino a circa il 12° secolo il monachesimo resterà ideale massimo e
modello di vita. Fu scelto da papa Pelagio II come apocrisario (nunzio) a Costantinopoli, sede del patriarca
d’oriente che già a volte per vari problemi aveva rotto con la chiesa d Roma. In quel momento non c’eran
grossi contrasti: lo scisma dei 3 capitoli scoppiato dopo il 2° concilio di Costantinopoli nel 553 era questione
occidentale, e gli orientali con gli occidentali condannavano assieme i 3 capitoli. L’italia era in mano da un
decennio ai longobardi, germanici che avevano infranto l’unità imperiale di giustiniano. Contro di loro papa
e imperatore dovevan restare legati. I longobardi entrano in Italia nel 568 o 69 con re Alboino, cui succede
Clefi, ambo uccisi. Dal 575, senza re, i longobardi continuano ad espandersi in Italia. non riuscirono
comunque a conquistarla tutta. I romani spesso fuggivano. I vincitori si prendevano un terzo delle terre. I
vinti, non considerati uomini liberi (arimanni) erano in inferiorità giuridica. Ma ognuno osservava la legge
del suo popolo, quindi per i romani rimase in vigore il diritto romano codificato da Giustiniano. Molti
vescovi fuggirono. La situazione spingeva a stringere i legami con Costantinopoli. Problema: i longobardi.
Riproponevano il problema dell’arianesimo, ormai scomparso dopo la sconfitta di ostrogoti e vandali da
Giustiniano. I longobardi erano ancora ariani, e ciò non facilitò la convivenza con i latini. Divieto di
matrimonio tra entrambi.
Dario Gemini Sezione Appunti
La Chiesa medievale 2. Gregorio Magno eletto Papa
Ora: Gregorio è inviato a Costantinopoli – il papà è suddito dell'imperatore, ricordiamo,perchè il ducato
romano è in mano bizantina. Resta un problema: il patriarca greco si era assunto il titolo
ecumenico=universale. Gregorio cerca appoggio dall’imperatore contro i longobardi ma non lo trova
essendo lui impegnato con i persiani. A Costantino scrive i moralia in job, esposizione del testo di giobbe,
poi torna a roma e nel 586 è segretario di pelagio. Poi fu forse abate, infine papa. Quali regole monastiche
eran diffuse allora? Nel 547 Benedetto da norcia aveva scritto la sua. Si adottavano spesso regole miste. Si
affermava il monachesimo irlandese: la regola benedettina diventerà quasi universale solo nel 9 sec. Dopo
l’alluvione del 589 a roma e la pestilenza del 90 muore Pelagio. Popolo clero e senato romano proclamano
papa Gregorio. Fino alla riforma del sec 11° i vescovi si eleggevano per clerum et per populum, e ciò spesso
comportava l’influenza di famiglie potenti. Non serviva l’assenso dell’imperatore per il papa.
Dario Gemini Sezione Appunti
La Chiesa medievale 3. Gregorio tra antichità e Medioevo
Intanto i longobardi con re Autari tentano di nuovo di unificare l’italia, e Roma spopolata dalle pestilenza
subisce il loro assedio. Gregorio era convinto di star vivendo l’ultima età della storia. Compone commenti a
parte della scrittura e una regola pastorale. Cerca una convivenza pacifica con i longobardi: riesce ad
allontanare Agilulfo pagando riscatti. La regina Teodolinda poi era cattolica scismatica. Nel 603 il loro
figlio Adaloaldo è battezzato con rito cattolico scismatico. Rottura tra vescovo di milano e aquileia, con
sdoppiamento del patriarcato: abbiamo un patriarca scismatico (3 capitoli) ad aquileia ed uno cattolico
ortodosso a grado. Verso l’oriente gregorio ebbe comunque posizioni moderate, mantenendo però come
punto fermo il rifiuto dell’attributo ecumenico del patriarca, perché è l’intera chiesa universale. Nonostante i
tentativi di gregorio il titolo di ecumenico resterà al patriarca di Costantinopoli divenendo tra i motivi dello
scisma del 1054 tra chiesa greca e latina. Gregorio comunque seppe fare da tramite tra l’antichità patristica e
la cultura medievale, facendo anche conoscere opere di agostino. Riformò il rito della messa e lasciò in
eredità il canto gregoriano. Scrisse molte lettere. Un libro di dialoghi in cui narra la vita dei santi italiani,
con una completa vita di san benedetto. L’opera sarà precursore della successiva agiografia, la scrittura della
vita dei santi, che ne indica le varie virtù. Se contro longobardi e 3 capitoli gregorio ottenne poco, molto
fece tra gli anglosassoni, in Inghilterra. Qui nel V sec le popolazioni celtiche ormai cristiane furono respinte
dagli invasori germanici e non riuscirono ad entrare con essi in buoni rapporti. Nel 597 arrivano nel kent dal
re Etelberto (l’inghilterra Aveva allora 7 re) 40 monaci che riescono a convertirlo. Poi pian piano si converte
tutta l’inghilterra. I monaci erano mandati dal monastero di s.andrea da gregorio. Furono attenti a non
distruggere i templi pagani e le usanze religiose ma a trasformare. Metodo delicato che dopo Gregorio
useranno in pochi. Gregorio muore il 12 marzo del 604 dopo varie malattie. La tomba è a s.Pietro.
Dario Gemini Sezione Appunti
La Chiesa medievale 4. Problema sull'unità della Chiesa. Monotelismo
Storia ecclesiastica del 7 sec. Il papato rimase legato politicamente all’impero bizantino, in posizione
dialettica con imperatore e patriarca di Costantinopoli. Nuovo problema teologico sull’unità della chiesa:
monotelismo o monoteletismo. Abbiamo visto prima che la polemica dei monosofisti contro le 2 nature di
Cristo sancite dal concilio di Calcedonia del 451 non si placarono dopo la sua conclamazione, portando alla
condanna dei 3 capitoli nel 553 col 2° concilio di Costantinopoli, voluto da Giustiniano e seguito dallo
scisma dei 3 capitoli. Gli imperatori dovevano cercare una formula unitaria per la fede nell' impero, perché i
monosofisti non erano soddisfatti dell’enotikon di Giustino II del 567. Il patriarca di Costantinopoli Sergio I
(610-38) pensò si potesse trovare l’unione in un nuova formula teologica che parlasse di un' unica facoltà
operativa teandrica (forza Divino-umana). Papa Onorio I propone di parlare in Cristo di un sola volontà,
cosa che Sergio accetta ed Eraclio sancisce. Ma dopo le loro morti torna la disputa: Massimo il confessore
era contrario al monotelismo. Va a roma dove nel 649 si riunisce un sinodo in laterano (fino al 1367 sede dei
papi a roma fu il laterano, i cui locali sarebbero stati donati da costantino I nel 313 ai papi), con papa
Martino I, che respinge il monotelismo e definisce la dottrina delle due volontà in Cristo, che va parallela
alle 2 nature del concilio di Calcedonia. Si scomunica il patriarca Sergio ed i successori, e l’oriente se la
prende, incluso l’imperatore Costantino III. Papa Martino è arrestato, deportato a Costantinopoli e poi
mandato in esilio. Massimo il confessore muore in esilio con mani e lingua mozzate. Ma Costantino 3° non
riesce a imporsi in occidente. È ucciso nel 668. il suo successore costantino 4° lascia perdere i cristiani
monofisiti e preferisce riconciliarsi con l’italia bizantina. I re longobardi erano intanto tutti cattolici. Nel 680
papa agatone condanna il monotelismo, ribadendolo nel successivo concilio. Si anatemizza anche papa
Onorio 1°. 3° concilio di Costantinopoli. Nel concilio trullano II si stabiliscono 102 canoni disciplinari tra
cui: celibato degli ecclesiastici, anatema contro onorio ecc. Concilio della sola chiesa orientale.
L’imperatore Giustiniano II cerca di convincere il papa e poi di catturarlo.
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La Chiesa medievale 5. Chiesa germanizzata a fine VIII secolo
La fine del secolo vede altri eventi. Il 3° concilio vede una conciliazione/trattato tra papa e impero. Un
sinodo della chiesa longobarda riunita a pavia nel 698: cattolicesimo religione ufficiale del regno, con re
Cuniperto. Han termine l’arianesimo e lo scisma dei 3 capitoli. Tutti tornano all’unione con roma, restano
solo divise le province di Grado (imperiali) e aquileia (longobardi). Ma i tempi stan cambiando. Nell’8° sec.
il legame papato-bizantini finirà, finirà il potere d’oriente nell'italia centrale e il dominio dei longobardi. I
franchi si affacciano in italia, ed il papato si avvia ad assumere un’autonomia politico-territoriale. La chiesa
sarà “germanizzata”.
Dario Gemini Sezione Appunti
La Chiesa medievale 6. Nascita luoghi di pellegrinaggio nell'VIII secolo
A inizio secolo il cristianesimo non era diffuso ovunque. Nel 7° sec in gallia scompaiono le ultime tracce di
paganesimo grazie anche ai missionari irlandesi di san colombano. Il medioevo fu un continuo sforzo di
conversione di nuovi popoli, che per certi paesi scandinavi va oltre il 1000. nel 7° sec si metton le basi
dell'organizzazione territoriale della chiesa: le parrocchie. Nei primi secoli il vescovo aveva una diocesi ed
era responsabile dei suoi fedeli. Il termine parochia viene dal greco e una volta indicava la comunità
cittadina attorno al vescovo, mentre nel 6 sec si distingue da diocesi. Le prime parrocchie erano rurali. Tale
organizzazione giunge in Inghilterra nell’8° sec. Solo le grandi città han parrocchie nei quartieri. Si diffonde
il culto dei santi e delle reliquie, e i pellegrinaggi, spesso connessi col culto delle reliquie. Roma, con la
tomba di pietro e Paolo, Santiago di Compostela in Galizia con le reliquie di Giacomo il Maggiore, che
aveva evangelizzato la spagna secondo un leggenda riportata da Isidoro di Siviglia nelle “vite dei santi”. Poi
Gerusalemme, e i luoghi di Cristo. 4° luogo era una caverna dove sarebbe apparso l’arcangelo Michele,
pesatore delle anime nel giudizio individuale, santo nazionale longobardo: è il santuario di s.michele al
monte Gargano, attuale Monte S.Angelo. I monaci irlandesi diffusero una concezione diversa del
pellegrinaggio in senso penitenziale: non conta dove vai, ma la tua condizione di Pellegrino di Cristo,
penitente. Diffondono anche l’uso della confessione individuale contro la penitenza pubblica. Si diffondono
i libri penitenziali, con domande su vari tipi di peccato e pene che potevan essere anche privazioni.
Dario Gemini Sezione Appunti
La Chiesa medievale 7. Isidoro di Siviglia cultore medievale
Uno dei maestri della cultura medievale è Isidoro di Siviglia. Fu raccoglitore schematico ed enciclopedico
delle conoscenze del mondo antico (v. anche boezio e cassiodoro). Era fratello di leandro vescovo di
Siviglia. Diviene vescovo nel 600 e vi rimane fino alla morte nel 636. Ha lasciato 20 libri di etimologie o
origini, enciclopedia del sapere dove spiega vari argomenti partendo dall'etimologia d parole. Qui è
codificata la suddivisione delle discipline di studio in trivio (grammatica, dialettica, retorica) e quadrivio
(aritmetica, geometria, astronomia, musica), risalente ai romani e poi a cassiodoro. Poi opere sulla natura,
sulla storia e la vita degli uomini illustri, altre sull’interpretazione allegorica della bibbia… Isidoro
rappresenta la vastità degli interessi culturali del regno visigotico, momento di splendore della spagna prima
dell'attacco islamico.
Dario Gemini Sezione Appunti
La Chiesa medievale 8. Monachesimo nel Medioevo
L’ideale monastico percorre tutto il medioevo fino al 13° sec circa quando si affermano gli ordini
mendicanti. Ma il monachesimo continua ad esistere. Le sue origini sono orientali. In quei primi tempi si
posero spesso come modello di riferimento i primi tempi, e le vite dei primi padri del deserto circolarono a
lungo. Boom del monachesimo del 4° sec anche in occidente: esperienze monastiche di s.girolamo,
s.ambrogio, san martino. A lerins, isolette galliche, s.onorato fonda un noto monastero. Principale teorico
del monachesimo in occidente fu giovanni Cassiano, nato nel 360 che lasciò opere notevoli come le
collationes, dove richiamandosi agli Atti espone le origini apostoliche del monachesimo, e della comunione
dei beni. Anche s.agostino, morto nel 430, volle che il clero della sua diocesi di ippona vivesse in comune a
lui seguendo alcune norme: diede norme ma non una regola, sistematizzata solo più tardi. A questo punto in
occidente non c’erano regole monastiche. In oriente c’era la regola di s Pacomio o quella di S Basilio. Primo
fondatore del monachesimo irlandese fu san Patrizio, nato nel 389. lavorò in Irlanda come vescovo
missionario fino alla morte. Basandosi sulla preesistente struttura sociopolitica dei clan organizzò quella
irlandese come chiesa di monasteri: ogni clan ha un monastero con un abate come autorità massima. I
monaci comunque guidavano anche il clero. Intanto l’europa continentale era invasa, Roma saccheggiata da
visigoti (410) e vandali (455), e l’impero romano d’occidente stava formalmente per concludersi. L’irlanda
era in relativa tranquillità.
Dario Gemini Sezione Appunti
La Chiesa medievale 9. Regola di San Benedetto
Intanto in Italia, a Norcia, nasce nel 480 San Benedetto. Attorno al 500 vive presso subiaco in una grotta
come eremita. Invocato come abate da aspiranti monaci, fonda un monastero a subiaco. Dopo problemi nel
529 fonda il monastero di montecassino, dove vive fino alla morte nel 547, lasciando la sua famosa regola
che è anche un po’ rielaborazione di materiali precedenti come la regula magistri. Distrutto nel 577,
montecassino era un normale monastero. Ma la regola divenne molto popolare e adottata per la vita
cenobitica. Regola: preghiera in comune, meditazione personale e lavoro manuale. Pasti parchi, ma vita non
troppo ardua. Il monastero era organizzato anche per l’ospitalità dei pellegrini, l’aiuto ai poveri e lo studio
della Bibbia. L’istruzione monastica col tempo fu impartita anche a bambini non destinati a monaci. Il
monachesimo sarà poi importante per la trasmissione della cultura classica. Ma i monaci elaborarono anche
nuove idee e procedimenti. Gli uomini del medioevo eran convinti che in tutta la storia esiste l’azione
provvidenziale di Dio, che si manifesta anche nella realtà del singolo con miracoli, che hanno i santi come
intermediari. Le loro storie son lette spesso a edificazione. La Bibbia è la base della fede, direttamente
ispirata da Dio, come la Vulgata, sua traduzione latina del 4° sec da San Girolamo. Anche se il latino la
rende meno comprensibile. Nella bibbia si cerca oltre alla lettura storica un' interpretazione spirituale o
allegorica. I fatti dell’AT sono letti come figure di Cristo o realtà della Nuova Alleanza. 4 sensi della
scrittura: letterale o storico, morale, allegorico, anagogico (riguarda le realtà superiori). In questa mentalità
tutta la realtà è segno o simbolo di realtà sovrannaturali, come dice Paolo nei Corinzi.
Ma non sono solo i benedettini a formare la cultura monastica. A Lerins si sviluppa una scuola teologica.
Nell' italia meridionale cassiodoro fonda un monastero, collaborando con gli ostrogoti ma ritirandosi a vita
monastica con l’inasprirsi nel 540 della guerra greco-gotica fondando in Calabria il famoso centro di
Vivarium. Ai suoi monaci richiedeva studi completi. Scrive prima e dopo il monachesimo numerose opere.
Dario Gemini Sezione Appunti
La Chiesa medievale 10. Diffusione femminile del Cristianesimo
In ambito pagano il Cristianesimo si diffuse soprattutto attraverso le donne, che spesso convertirono i loro
mariti: tra i re germanici vediamo Clodoveo e Clotilde. Neppure dal movimento monastico furon assenti le
donne. Era loro preclusa la vita eremitica per la concezione che le donne fossero deboli per natura. Fino al
4° sec. conducono una vita cenobitica in monasteri vicini a quelli maschili. La sorella di san Benedetto,
Scolastica, si diede a vita monastica. Fondò un monastero femminile a Piumarola seguendo la regola di s.
benedetto. Intanto in Gallia cesario di Arles componeva un regola specifica per le monache per la sorella
cesaria. I monasteri spesso ospitavano fanciulle che venivano dalla grande nobilità,e seguivan la regola di s.
Benedetto. I primi malcontenti nel 12° sec e critiche come quella di Eloisa. Chiara di Assisi ottenne
l’approvazione dal Papa per la regola da lei scritta solo 2 giorni prima della morte: le donne desideravano
operare tra i poveri. Ma con la bolla “periculoso ac detestabili” di Bonifacio 8° l’esperienza femminile
diventa sempre più chiusa: numerose saranno le recluse o murate. Donne attive nella vita religiosa furono
S.Caterina da Siena (1347-1380) che aiutava i bisognosi e interveniva presso i pontefici. Si dà a vita
religiosa solo dopo la morte del marito fondando l’ordine di servizio delle oblate regolari di S.Benedetto.
Dario Gemini Sezione Appunti
La Chiesa medievale